lunedì 13 aprile 2020

STEP #08: Termine nei dialoghi platonici

[...]
SOCRATE: [...] fra tutte le cose che sono state dette per puro caso sono emerse due forme di cui sarebbe vantaggioso poter cogliere il procedimento tecnico.
FEDRO: Quali?
SOCRATE: La prima consiste nel considerare insieme il molteplice disperso ovunque raccogliendolo in un'unica idea, in modo da rendere chiaro, definendolo, ciò intorno a cui si vuole di volta in volta insegnare.[...]
FEDRO: E dell'altra forma cosa dici, Socrate?
SOCRATE: Viceversa, consiste nel suddividere secondo le specie, seguendo le articolazioni naturali, evitando di lacerarne qualche parte, come farebbe un pessimo macellaio. [...]
FEDRO: Dici cose verissime.
[...]

In questo passaggio, tratto dal Fedro (265c-266b), il Socrate di Platone fa riferimento, rispettivamente, ai processi di induzione e di deduzione, ricorrendo ad una metafora che si dimostra cara al filosofo (sarà presente anche nel Politico), e cioè quella delle articolazioni animali. Particolare interesse desta il "suddividere [ogni genere] secondo le specie", che dimostra come sia sempre stato perseguito il tentativo di fornire ordine e classificazione all'interno di vari sistemi. Sarebbe infatti riduttivo (seguendo letteralmente la metafora) riferire questo lavoro di sistematica esclusivamente al campo della biologia, nonostante siano state mosse diverse accuse ai danni Platone da parte di alcuni scienziati. Celebre, ad esempio, l'attacco del biologo Ernst Mayr: "Senza mettere in dubbio l'importanza di Platone per la storia della filosofia, devo dire però che per la biologia egli è stato un disastro. I suoi concetti inappropriati hanno influenzato la biologia per secoli". Questa posizione fu contestata dal geologo David B. Kitts, secondo cui nei dialoghi platonici l'uso dei nomi degli animali non è volto a fondare una teoria delle specie; piuttosto vengono citati come esempi per similitudini o miti, ma mai con intenti sistematici. Aldilà della diatriba sul ruolo svolto da Platone nel campo della biologia (tema affrontato in maniera più approfondita in uno dei riferimenti bibliografici), è lampante l'importanza attribuita al ricorso a sistemi di classificazione. Non a caso il Cratilo, un'altra opera del pensatore ateniese, potrebbe essere letto come il primo e più antico trattato di filosofia delle classificazioni.

Platone
Riferimenti bibliografici:
(In questo articolo l'autrice, la professoressa di filosofia Laura Franklin-Hall, analizza la metafora platonica delle articolazioni in maniera esaustiva ed estremamente meticolosa, sostenendo una posizione "pluralista", in contrapposizione a quella "monista" e "costruttivista".)
(Qui si trova il riferimento alla diatriba menzionata nel post ma non solo: è il lavoro del docente di filosofia e psicologia Rino Gaion, che si occupa di riflessioni e confronti tra il già menzionato Cratilo di Platone e l'Origine delle specie di Charles Darwin.)

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