domenica 26 aprile 2020

STEP #11: Termine nella pandemia

Il 31 dicembre 2019 le autorità sanitarie cinesi notificano un focolaio di casi di polmonite ad eziologia sconosciuta (cioè non si conoscono le cause della malattia) nella città di Wuhan, provincia dell'Hubei, in Cina. Il 9 gennaio 2020 il CDC (Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) cinese identifica un nuovo Coronavirus come causa di queste patologie, provvisoriamente chiamato 2019-nCoV. L'11 febbraio l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) annuncia che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease). Il CSG (Gruppo di Studio sul Coronavirus) del Comitato Internazionale per la tassonomia dei virus classifica ufficialmente come Sars-CoV-2 questo nuovo virus, fin ad allora chiamato provvisoriamente (come già detto) 2019-nCoV e responsabile dei casi di COVID-19. Il CSG, responsabile di definire la classificazione ufficiale dei virus e la tassonomia della famiglia dei Coronaviridae, dopo aver valutato la novità dell'agente patogeno, e sulla base della filogenesi, della tassonomia e della pratica consolidata, associa questo virus al coronavirus che causa la sindrome respiratoria acuta grave (cioè SARS-CoVs, Severe Acute Respiratory Syndrome CoronaViruses), classificandolo appunto come SARS-CoV-2.

Immagine al microscopio di SARS-CoV-2

La tassonomia del virus non è però l'unica classificazione che interessa alla popolazione: è importante distinguere i vari tipi di DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale (cioè guanti e mascherine), l'unica arma a nostra disposizione (al momento) per combattere il virus. In particolare, le mascherine si dividono in due categorie: quelle chirurgiche e le FFP1, FFP2 e FFP3. Le prime sono pensate per la protezione del paziente dalla contaminazione da parte degli operatori, come medici e infermieri; le seconde servono a proteggere gli operatori dalla contaminazione esterna e costituiscono quindi dei veri e propri DPI. È importante fare chiarezza sulle loro caratteristiche e sul loro utilizzo, in modo da usufruirne nella maniera corretta evitando eventuali situazioni che si possono rivelare dannose. Per un approfondimento su questo tema si rimanda alla lettura degli articoli inerenti presenti nei riferimenti bibliografici in basso.

Mascherina chirurgica
Mascherina FFP2

Riferimenti bibliografici: 

venerdì 17 aprile 2020

STEP #09: Termine nelle arti figurative

Giovanni Paolo Pannini, Galleria di vedute di Roma antica, 1758, Museo del Louvre

In quest'opera del pittore piacentino Giovanni Paolo Pannini è rappresentata una grande e immaginaria sala che ospita dipinti e sculture rappresentanti le bellezze dell'antica Roma. Nel quadro è presente un'immensa classificazione di opere che raffigurano luoghi e architetture della città di Roma nei tempi antichi così come apparivano a metà Settecento, nonché sculture, sempre, ovviamente, di epoca romana. Le vedute non riproducono i dipinti di Pannini: l'espediente del museo archeologico viene sfruttato per diffondere un catalogo dei resti della Roma antica, e non per illustrare i lavori del pittore. Quella rappresentata nell'immagine è in realtà la terza versione dell'opera, commissionata dall'abate francese François-Claude de Montboissier (protettore dello stesso Pannini); oltre alle due versioni precedenti il pittore ha anche realizzato tre versioni di un'opera che può considerarsi a buon diritto "parallela" a questa: la Galleria di vedute di Roma moderna, la quale, naturalmente, fu realizzata per perseguire gli stessi scopi della qui presente in chiave moderna.

Riferimenti bibliografici:
https://it.wikipedia.org/wiki/Galleria_di_vedute_di_Roma_antica
https://www.tibursuperbum.it/ita/museo/PanniniRomaAntica.htm

lunedì 13 aprile 2020

STEP #08: Termine nei dialoghi platonici

[...]
SOCRATE: [...] fra tutte le cose che sono state dette per puro caso sono emerse due forme di cui sarebbe vantaggioso poter cogliere il procedimento tecnico.
FEDRO: Quali?
SOCRATE: La prima consiste nel considerare insieme il molteplice disperso ovunque raccogliendolo in un'unica idea, in modo da rendere chiaro, definendolo, ciò intorno a cui si vuole di volta in volta insegnare.[...]
FEDRO: E dell'altra forma cosa dici, Socrate?
SOCRATE: Viceversa, consiste nel suddividere secondo le specie, seguendo le articolazioni naturali, evitando di lacerarne qualche parte, come farebbe un pessimo macellaio. [...]
FEDRO: Dici cose verissime.
[...]

In questo passaggio, tratto dal Fedro (265c-266b), il Socrate di Platone fa riferimento, rispettivamente, ai processi di induzione e di deduzione, ricorrendo ad una metafora che si dimostra cara al filosofo (sarà presente anche nel Politico), e cioè quella delle articolazioni animali. Particolare interesse desta il "suddividere [ogni genere] secondo le specie", che dimostra come sia sempre stato perseguito il tentativo di fornire ordine e classificazione all'interno di vari sistemi. Sarebbe infatti riduttivo (seguendo letteralmente la metafora) riferire questo lavoro di sistematica esclusivamente al campo della biologia, nonostante siano state mosse diverse accuse ai danni Platone da parte di alcuni scienziati. Celebre, ad esempio, l'attacco del biologo Ernst Mayr: "Senza mettere in dubbio l'importanza di Platone per la storia della filosofia, devo dire però che per la biologia egli è stato un disastro. I suoi concetti inappropriati hanno influenzato la biologia per secoli". Questa posizione fu contestata dal geologo David B. Kitts, secondo cui nei dialoghi platonici l'uso dei nomi degli animali non è volto a fondare una teoria delle specie; piuttosto vengono citati come esempi per similitudini o miti, ma mai con intenti sistematici. Aldilà della diatriba sul ruolo svolto da Platone nel campo della biologia (tema affrontato in maniera più approfondita in uno dei riferimenti bibliografici), è lampante l'importanza attribuita al ricorso a sistemi di classificazione. Non a caso il Cratilo, un'altra opera del pensatore ateniese, potrebbe essere letto come il primo e più antico trattato di filosofia delle classificazioni.

Platone
Riferimenti bibliografici:
(In questo articolo l'autrice, la professoressa di filosofia Laura Franklin-Hall, analizza la metafora platonica delle articolazioni in maniera esaustiva ed estremamente meticolosa, sostenendo una posizione "pluralista", in contrapposizione a quella "monista" e "costruttivista".)
(Qui si trova il riferimento alla diatriba menzionata nel post ma non solo: è il lavoro del docente di filosofia e psicologia Rino Gaion, che si occupa di riflessioni e confronti tra il già menzionato Cratilo di Platone e l'Origine delle specie di Charles Darwin.)

mercoledì 8 aprile 2020

STEP #07: Termine in un'opera poetica

Quest'oggi cercheremo la presenza del concetto di "tassonomia" all'interno di un'opera poetica, e quale potremmo scegliere se non la Divina Commedia? Il capolavoro dantesco infatti si propone di "dare una sistemazione" a tutte le anime, creando un grandissimo schema di classificazione della vita dopo la morte. L'opera somma del poeta fiorentino narra del viaggio del suddetto attraverso i tre regni dell'Oltretomba cristiano, e si divide proprio in tre parti (chiamate "cantiche"): Inferno, Purgatorio e Paradiso. Nel corso di questo viaggio ultraterreno (da leggersi ovviamente in chiave allegorica), che porterà il poeta fino alla contemplazione della TrinitàDante stesso incasella in un vasto quanto preciso sistema ogni anima in base a parametri rigorosi. Ad esempio l'Inferno, prima fra le cantiche e probabilmente quella che più di tutte è entrata nell'immaginario collettivo, è suddiviso in nove cerchi (a loro volta divisi tra gironi, bolge e zone) diretti verso il basso, che formano una cavità a forma di imbuto, la quale parte da sotto la città di Gerusalemme per arrivare al centro della Terra (luogo dove si trova Lucifero). I cerchi diminuiscono di dimensione procedendo verso il basso, visto il minor numero di anime presenti (man mano che ci si allontana dalla superficie, infatti, la gravità dei peccati aumenta). A ogni tipologia di peccato corrisponde una punizione, stabilita secondo la legge del contrappasso con rigorosità quasi scientifica. Ad esempio, i suicidi sono trasformati in albero per aver rinunciato alla propria natura umana, i lussuriosi sono sferzati continuamente da una tempesta infernale (riferimento alla passione che li travolse in vita) ecc... Proprio questa meticolosa classificazione presente nella Commedia costituisce un unicum nella storia della letteratura, e, tornando al caso dell'Inferno, è interessante notare che la sua forma ricordi proprio quella di uno schema tassonomico.


Inferno dantesco

Schema tassonomico generico

Riferimenti bibliografici:

venerdì 3 aprile 2020

STEP #06. Termine in un testo di letteratura narrativa

Il capolavoro di George Orwell 1984 è forse il più grande romanzo appartenente alla corrente della letteratura distopica, ed è il "protagonista" dello step odierno. In esso si narrano vicende successive alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in un mondo profondamente trasformato dal conflitto. Esso infatti è diviso in tre grandi stati: Oceania (che è il luogo dove vive il protagonista e in cui avvengono i fatti), Estasia ed Eurasia, in perenne guerra tra di loro e governate da regimi totalitari. L'Oceania è controllata dal Partito, con a capo il Grande Fratello (un personaggio misterioso che compare su tutti i manifesti e teleschermi), che amministra la società secondo i principi del Socing (un socialismo estremo. La caratteristica che colpisce di questo regime è l'estrema e capillare organizzazione: il Partito è diviso in Interno (formato da leader e amministratori) ed Esterno (che comprende funzionari e burocrati), i cui membri si trovano in una scala gerarchica il cui ultimo posto è occupato dai Prolet, persone senza alcun potere né privilegio. Il Grande Fratello è coadiuvato da quattro ministeri: il Ministero dell'Amore (che ha il compito di reprimere ogni forma di dissenso verso il Partito), il Ministero dell'Abbondanza (che si occupa della pianificazione dell'economia), il Ministero della Pace (il quale cura l'organizzazione militare) e il Ministero della Verità (che controlla l'informazione e la propaganda). È facilmente intuibile che il compito a cui sono preposti i vari ministeri sia il contrario di ciò che il loro nome indichi. Questa rigida classificazione, oltre ad altri strumenti diventati in un certo senso "iconici" come la Psicopolizia, il Bispensiero o la Neolingua, consente il funzionamento dell'organizzazione statale. Il romanzo, attraverso lo sviluppo della trama, consegna alla storia, oltre a elementi ormai entrati nella cultura di massa come il Big Brother, un messaggio di critica e profonda disapprovazione verso qualunque tipo di totalitarismo, riflettendo il clima di tensione che si respirava negli anni del secondo dopoguerra (il libro fu infatti scritto nel 1948, e pubblicato l'anno successivo).

Manifesto del Grande Fratello

Riferimenti bibliografici:

STEP #24: Sintesi finale

Siamo ormai giunti al termine del nostro percorso. Un percorso lungo e articolato che, a partire dall'analisi del termine "tassonom...