venerdì 1 maggio 2020

STEP #12: Termine nel pensiero medievale e moderno

Uno tra i personaggi più celebri del XIII/XIV secolo in Europa fu il missionario spagnolo Raimondo Lullo. Egli, allo stesso tempo scrittore, teologo e filosofo, dedicò la propria vita al tentativo di convertire gli infedeli (in particolare musulmani ed ebrei) alla vera (secondo la sua concezione) fede cristiana. Si convinse presto che questo obiettivo andava raggiunto non attraverso l'utilizzo della forza, bensì convalidando i dogmi della fede attraverso delle ragioni inconfutabili. Tutti i suoi sforzi si concentrarono nella stesura di una delle sue opere principali: l'Ars compendiosa inveniendi veritatem seu ars magna et maior. All'interno di essa viene descritto il metodo dell'Ars magna, con cui Lullo intende trovare i concetti costitutivi (delle specie di principi) che, collegati tra di loro anche servendosi di figure e schemi, producano le proposizioni vere possibili, in modo da ottenere la verità. L'opera che maggiormente ci interessa, però, è l'Arbor scientiae, cioè la versione enciclopedica dell'Arte, creata dallo stesso Lullo per rendere chiara la propria dottrina. La struttura ad albero, come suggerisce il nome stesso dello scritto, viene utilizzata per organizzare il quadro generale del sapere: dalle radici, corrispondenti a nove principi trascendenti (o dignità divine) e a nove principi relativi dell'arte, si passa a sedici rami, considerabili a loro volta come alberi a sé stanti, ognuno diviso in sette parti (radici, tronco, branche, rami, foglie, fiori e frutti). Tra questi sedici rami ci sono, ad esempio: l'arbor imperialis (riguardante il governo civile e politico), l'arbor divinalis (il quale tratta uno dei misteri della fede cristiana, cioè l'unità e la Trinità di Dio) e l'arbor sensualis (dedicato agli esseri "sensibili" ed animali). Notiamo che Lullo non introdusse alcuna novità di contenuto nelle scienze: il suo approccio ad esse fu teso ad una risistemazione dei contenuti tradizionali, non ad un loro rinnovamento. Esso fu comunque rivoluzionario, e su queste basi si svilupperanno idee come quella del Theatro.

L'"Albero della Scienza" di Raimondo Lullo

[...]
MONACO: [...] Raimondo ti prego di scrivere un libro generale che aiuti a capire le altre scienze, poiché un intelletto confuso è un grande pericolo[...]
[...]
MONACO: Raimondo a che cosa pensi? Perché non mi rispondi?
RAIMONDO: Signore, sto riflettendo sul significato di quest'albero, sul fatto che esso significa tutto ciò che esiste. E mi viene voglia di scrivere il libro che mi hai chiesto accogliendo il significato di quello che l'albero indica con le sue sette parti: radici, tronco, branche, rami, foglie, fiori e frutti; secondo questo schema organizzerò il libro.
[...]

Riferimenti bibliografici:
(PDF dell'opera Arbor Scientiae)
(Da qui è stato tratto l'estratto del dialogo tra il monaco-il quale compare anche nell'illustrazione-ed il nostro Raimondo Lullo)

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